
Sostenibilità: il Rapporto Greenitaly 2020 come bussola per il Recovery Fund alle aziende green
L’emergenza Covid ci ha posto davanti ad uno scenario senza precedenti. Anzi no, non proprio. La crisi profonda che ci ha accompagnato nel 2020, e gli sforzi economici che l’Europa si è posta di sostenere, hanno ricordato a tanti il “Piano Marshall” post Seconda Guerra Mondiale. I 209 miliardi di euro che il Recovery Fund assegna all’Italia in generale, e gli 80 miliardi destinati alla soluzione della ‘crisi climatica’ in particolare, rappresentano una sorta di ‘Piano Marshall del Terzo Millennio’. Un’opportunità sensazionale per favorire le aziende che incarnano valori di sostenibilità e che promuovono politiche green.
Il report Greenitaly sulla sostenibilità e le aziende italiane
Diviene quindi fondamentale, nonché urgente, soppesare la forza della green economy all’interno del panorama italiano, senza dimenticarsi di continuare a guardare all’Europa.
Uno degli strumenti che più ci aiutano ad orientarci in questo panorama è sicuramente il report Greenitaly 2020 di Fondazione Symbola e Unioncamere.
Sintetizzando, prima di ogni altra cosa, il report mostra che nell’ultimo anno l’Italia si è distinta per la capacità di gestire al meglio l’emergenza, limitando danni sanitari e sociali.
Parallelamente, riconosce il ruolo importante dell’Europa Unita, capace di guardare oltre, superando egoismi e rigidità, ritrovando l’anima unitaria della sua mission, messa di recente in secondo piano.
In questo scenario, l’intento è quello di promuovere le aziende che in questa fase hanno continuato un percorso di sostenibilità iniziato alcuni anni fa, e che ha subito una spinta decisiva durante il 2020.
L’identikit dell’azienda green che investe sulla sostenibilità
Il dato più interessante che lo studio ha mostrato è che 432 mila imprese del settore industria e servizi hanno investito in prodotti e tecnologie green negli ultimi cinque anni. Il dato percentuale che se ne trae è del 31,2% sull’intera imprenditoria extra agricola. Contando solo il comparto manifatturiero, lo share è ancora più alto: 35,8%.
Il trend raccoglie un elemento di valore ulteriore se lo colleghiamo al fattore crisi: l’indagine ha infatti approfondito che tra le aziende che hanno effettuato investimenti in direzione della sostenibilità sono anche le più ‘resilenti’. Un esame di 1000 aziende manufatturiere ha mostrato come il 16% ha aumentato il proprio fatturato nel 2020 proprio in virtù di politiche green.
Qual è l’identikit dell’azienda resiliente e meritevole degli aiuti del Fund secondo il rapporto Greenitaly? Sicuramente quella azienda green particolarmente votata all’innovazione: investe più delle altre in ricerca e sviluppo, utilizza maggiormente le tecnologie 4.0 e privilegia le nuove competenze professionali emerse sul mercato.
Non solo, l’Italia sta emergendo come esempio virtuoso in quelle che il report chiama “le frontiere avanzate della sostenibilità”: economia circolare ed efficienza nell’uso delle risorse.
La sostenibilità aziendale come opportunità da non perdere
L’opportunità green del Recovery Fund non deve essere però l’unica spinta verso questa direzione. La strada è ancora decisamente in salita, come riporta l’Agenda 2030 dell’ONU.
Ciò che le aziende e i brand possono fare è insistere e dimostrarsi all’altezza dei nostri tempi. È una sorta di chiamata alle armi: la lotta agli sprechi, la sensibilizzazione alla crisi climatica e la necessità di politiche di sostenibilità sono ormai trend globali e presenze fisse sulle agende politiche e mediatiche.
La sensibilità da parte delle aziende e dei consumatori verso tematiche ambientali vanno ormai pari passo. Non solo: nelle aziende aperte alla condivisione delle scelte e valori con la propria audience, si possono verificare situazioni in cui sono gli stessi consumatori a contribuire in maniera attiva alla definizione di nuovi modelli di business o prodotti.
Si tratta di scelte etiche, che portano benessere alla comunità e che offrono opportunità di crescita, anche e soprattutto in tempi di crisi. Sapersi distinguere attraverso l’innovazione e soluzioni sostenibili ha decisamente il suo ritorno, che sia awareness, bene comune o perché no, anche 80 miliardi di fondi europei.
Il Gruppo Immedya offre il suo contributo in questo panorama: racconta il cambiamento che interessa oggi giorno il contesto economico, sociale e culturale di tutto il mondo attraverso la promozione del suo magazine online i404. Tra le sue iniziative, è nato un progetto legato proprio all’agenda Onu 2030.
Se desideri conoscere i valori di sostenibilità del nostro Gruppo, contattaci.
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