
Inclusività ed equità di genere in azienda: perché promuoverle?
Complice l’esplosione dei social media come aggregatori di esperienze, sempre più realtà fondanti della nostra società, come i luoghi di lavoro, stanno sviluppando una maggiore sensibilità e consapevolezza verso temi come inclusività, diversity e parità di genere.
Testimonianze e casi di successo imprenditoriali fanno emergere ogni giorno di più esempi e modelli per valorizzare l’empowerment femminile.
Stando a quanto raccontano i numeri però, la strada per raggiungere l’equità di genere in un ambiente lavorativo dove regna una tangibile inclusività è ancora in salita, specialmente in Italia.
Quali sono i problemi legati all’inclusività in azienda?
Secondo una ricerca promossa da WeWorld (organizzazione italiana che da 50 anni difende i diritti di donne e bambini in 25 Paesi compresa l’Italia) insieme a Ipsos, 4 donne su 10 dichiarano di aver subito una forma di molestia almeno una volta nella vita, circa il 70% delle donne ha subito molestie in ambito lavorativo, mentre il 40% dichiara di aver subito una forma di violenza e/o molestia oppure un atto violento o una forma di controllo in una relazione sentimentale o familiare.
Altre ricerche entrano nello specifico del mondo del lavoro, dove si manifestano numerosi atteggiamenti e comportamenti fisici non autorizzati nei confronti delle donne.
Secondo un’indagine della Fondazione Libellula, più di una donna su due (55%) si dichiara vittima di una manifestazione diretta di molestia e discriminazione sul lavoro mentre addirittura il 22% ha avuto contatti fisici indesiderati e il 53% ha ricevuto complimenti espliciti indesiderati.
Per dare una dimensione al fenomeno, basti pensare che l’indagine ha coinvolto oltre 4.300 lavoratrici e libere professioniste in tutta Italia con l’obiettivo di fotografare lo stato dell’equità di genere del mondo del lavoro italiano.
Cosa succede ad un’azienda attenta all’inclusività?
Urge quindi ripensare alla nostra cultura, soprattutto aziendale. Creare un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso deve essere la soluzione a questo problema.
Questo perché, oltre che da un punto di vista etico, di posizionamento e branding, l’inclusione e la valorizzazione delle diversità sono punti di forza anche per la produttività: in un ambiente di lavoro in cui tutti si sentono a proprio agio e spronati a esprimere ognuno la propria unicità, i dipendenti soffrono meno lo stress e danno il meglio di sé. Inoltre, le esperienze e punti di vista differenti offrono un grosso contributo anche all’innovazione e al cambiamento.
Secondo l’Employer Brand Research 2021, uno studio realizzato con il contributo di oltre 190 mila lavoratori dipendenti provenienti da trentaquattro Paesi, oggi l’attrattività di un’azienda si misura soprattutto dal suo grado di inclusività.
Questo vale in particolare per i giovani e meno giovani: il 49% degli intervistati tra i 18 e i 24 anni, infatti, ha risposto di cercare attivamente un datore di lavoro “che dia valore al tema del diversity & inclusion”. Un dato che trova riscontro anche nel 38% degli appartenenti alla fascia 24-35 anni.
Quanto al genere, diversità e inclusione sono considerati un parametro determinante nella scelta di un posto di lavoro per il 41% delle donne e per il 31% degli uomini, con una maggiore predilezione tra chi ha un grado di istruzione superiore (laurea e post-laurea).
In conclusione, l’inclusività non assicura solo maggiore produttività, ma tende ad attirare e trattenere i migliori talenti.
Come si trasforma un ambiente di lavoro in inclusivo? Ad esempio attraverso strategie di diversity management.
Promuovere pratiche di diversity management
Con il termine “diversity management” s’intende quell’insieme di pratiche e politiche aziendali volte a creare luoghi di lavoro che non creano distinzioni di genere, età, orientamento sessuale, origini etniche, cultura, abilità fisiche ecc…
In questi ambienti si rispettano, ma soprattutto si supportano, i differenti stili di vita che si trovano a operare fianco a fianco, rispondendo alle esigenze di ognuno e abbattendo le barriere fisiche (o differenze di stipendio, per dirne una) o solo metaforiche, a seconda dei casi.
Per essere pilastri efficaci e duraturi, la diversità e l’inclusione della forza lavoro devono essere radicate nella cultura aziendale. Non è sufficiente adottare un approccio ai compartimenti stagni, che porti cambiamenti solo a livello di reparto o team. L’intera organizzazione deve essere pienamente impegnata nei confronti della mission e consapevole di quanto sia importante.
Per riuscire in questo obiettivo, è fondamentale assicurarsi che la leadership aziendale sia profondamente coinvolta nelle iniziative di diversità e inclusione e pronta a offrire il supporto necessario per ottenere i migliori risultati possibili. Il supporto della leadership dipenderà dalla capacità di creare un solido business case, che mostri efficacemente il valore della diversità e dell’inclusione. È essenziale, inoltre, assicurarsi che le varie iniziative e attività per promuovere la diversità siano perfettamente in linea con gli obiettivi generali dell’organizzazione.
Assicurarsi che le parti interessate e gli stakeholder senior supportino completamente la spinta verso una maggiore diversità è un passaggio chiave per renderla parte integrante della cultura aziendale.
Il sostegno alla parità di genere in azienda
Nel Gruppo Immedya siamo consapevoli della lunga strada ancora da percorrere verso una vera equità di genere. Nel nostro piccolo lavoriamo ogni giorno per valorizzare le nostre diversità di genere, grazie al talento e all’esperienza delle nostre donne, capaci di rivestire ruoli di grande responsabilità e management.
Allo stesso modo, il nostro intento è quello di contribuire ad una società più sostenibile e umana, anche con iniziative attive: per questo, in occasione del 25 novembre, la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, in collaborazione con Treedom abbiamo regalato un albero ad ogni donna, che sarà piantato in Paesi in via di sviluppo: in questo modo potremo salvaguardare la biodiversità di questi paesi, tutelare il nostro pianeta grazie all’assorbimento della CO2 da parte degli alberi, oltre a offrire un lavoro tutelato e gratificante per i lavoratori delle comunità agricole del luogo.
Un auspicio per un mondo migliore, che viva seguendo valori di rispetto e parità di genere, ed equità. Un piccolo gesto più che simbolico, responsabile e sostenibile.
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