
Come cambia il settore pubblicitario in materia di inclusione e diversità?
La diversità è un tema molto sentito in questo momento. Basta dare un’occhiata a qualsiasi testata giornalistica e il tema sarà probabilmente nei titoli dei giornali. Ci sono molti punti di vista sull’argomento, soprattutto nel mondo del lavoro, ma la maggior parte di ciò che si legge sono principalmente opinioni e trend di mercato.
In questo panorama sfaccettato, diverse ricerche provano a fare il punto della situazione fotografando alcune porzioni di realtà, come ad esempio il comparto pubblicitario, in grado di restituirci un quadro chiaro, seppur in costante cambiamento.
Inclusione e diversità nel settore della comunicazione e marketing
Il prossimo sondaggio del WFA (World Federation of Advertisers) si svolgerà a Marzo 2023, e sarà il secondo Global DEI Census, ovvero il censimento sulla diversità, equità e inclusione presenti nell’industria del marketing.
L’anno scorso i paesi partecipanti al sondaggio erano 27, dai quali sono arrivate oltre 10.000 risposte: un campione davvero impressionante.
Cosa ci ha raccontato il DEI Census passato? Il dato che salta più all’occhio è che le donne ottengono un punteggio inferiore nell’indice di inclusione rispetto agli uomini. Il 40% di loro afferma infatti che lo stato di famiglia può ostacolare la propria carriera e il 36% concorda che anche l’età può farlo.
Come conseguenza, nonostante il settore appaia meglio posizionato rispetto ad altri, una persona su sette prenderebbe comunque in considerazione la possibilità di lasciare la propria azienda o settore a causa della mancanza di diversità e inclusione, arrivando a una su quattro in alcuni mercati.
I vantaggi di una cultura aziendale inclusiva e diversa
Ad un livello più profondo, quello che il sondaggio ci racconta è che il mondo delle agenzie di pubblicità e marketing resta ancora un’isola felice per temi sensibili come questi, fortunatamente.
In un mondo in cui la creatività e l’innovazione sono fondamentali per il successo aziendale, è importante che le imprese facciano in modo di avere un ambiente di lavoro il più possibile inclusivo e diverso. La diversità di pensiero e di background porta infatti a idee e soluzioni più innovative, e a una maggiore empatia verso i clienti e le comunità. Inoltre, un ambiente inclusivo e diverso può anche attrarre e trattenere i migliori talenti.
Sempre più aziende creative e non solo dovrebbero quindi impegnarsi consapevolmente per creare un ambiente in cui tutti i dipendenti si sentano valorizzati e possano contribuire al meglio delle loro capacità.
Conseguenze dirette di un approccio aziendale inclusivo e diverso
Uno degli aspetti che dovrebbe invitare le aziende ad accogliere queste indicazioni è la diretta conseguenza di tutti i vantaggi indicati sopra, e -sicuramente- quella più tangibile, ovvero: generare ricchezza.
Perché? Innanzitutto, la diversità di pensiero e di background, portando a idee e soluzioni più innovative, può aiutare l’azienda a risolvere problemi complessi e a cogliere nuove opportunità di mercato.
Inoltre, un ambiente inclusivo e diverso che attrae e trattiene i migliori talenti, aumenta la competitività e la produttività dell’azienda.
Infine, un ambiente inclusivo e diverso può anche migliorare la reputazione dell’azienda e la sua relazione con i clienti e le comunità, aumentando così la fedeltà dei clienti e parallelamente, la lealtà dei dipendenti.
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