Bias cognitivi e multiculturalità. Perché eliminare i pregiudizi fa bene alla cultura aziendale

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Bias cognitivi e multiculturalità. Perché eliminare i pregiudizi fa bene alla cultura aziendale

In un mondo completamente globalizzato e sempre più iperconnesso, non possiamo più permetterci di vedere la multiculturalità come un processo complicato e pieno di barriere.

Soprattutto in ambito aziendale, certe strutture radicate sono molto ardue da intercettare e modificare. Ma se si innesca un meccanismo di analisi dei benefici non solo produttivi, ma soprattutto ambientali, è possibile migliorare la cultura aziendale grazie all’adozione di pratiche multiculturali, semplicemente anche soltanto cominciando dall’abbattere i pregiudizi

Come i bias cognitivi influenzano negativamente i nostri giudizi

Le scienze cognitive e il comportamentismo, negli anni, hanno schematizzato i processi che portano a scelte razionali e logiche dell’uomo

Ma allo stesso tempo sappiamo che nel corso della nostra evoluzione come esseri umani, abbiamo acquisito una serie di comportamenti automatici che ci hanno consentito di sopravvivere in ambienti ostili, prendendo decisioni euristiche

Queste ultime sono meccanismi di pensiero automatici che aiutano il veloce raggiungimento di una soluzione nel momento in cui occorre prendere una decisione in uno specifico contesto.

Le scelte e i ragionamenti automatici “illogici”, nascono da costrutti basati su pregiudizi senza fondamento che vengono chiamati bias cognitivi.

Il numero di possibili bias cognitivi è spropositato (se ne possono identificare circa 118) e spesso ne sottovalutiamo l’importanza, ma soprattutto l’incidenza sulla nostra società

Ad esempio, pensiamo a quante volte crediamo di conoscere qualcosa di complesso sulla base di informazioni parziali già in nostro possesso, relative ad esperienze personali, o di alcune persone a noi vicine (bias della disponibilità).

Come eliminare i pregiudizi dal contesto aziendale

Sbarazzarsi dei pregiudizi in favore di inclusione multiculturale diviene quindi fondamentale soprattutto in ambito professionale, dove la crescita produttiva dovrebbe andare di pari passo alla crescita personale dei lavoratori.

In un contesto aziendale votato alla crescita, un approccio multiculturale abbatte i bias cognitivi più frequenti e minacciosi per la salute dell’organizzazione. 

Un posto di lavoro che si distacca dall’omogeneità, inizia a migliorare la rappresentazione della società. Lavorare insieme a persone con provenienze differenti può essere stimolante ed educativo, ed è importante al tempo stesso saper gestire un’azienda multiculturale per rendere un team efficiente in termini di performance.

Il primo passo è, come detto, l’abbattimento dei pregiudizi, ma possiamo elencare altri importanti step come, ad esempio:

  • Condividere le informazioni
  • Intraprendere la cultura della fiducia
  • Sviluppare capacità di conflict solving di team
  • Chiedere periodicamente feedback

I vantaggi aziendali di un ambiente culturale diversificato

Abbiamo anticipato come un contesto dove prevalga la multiculturalità porti benefici non solo all’ambiente, ma anche alla produzione. La diversità mette insieme talenti diversi, che lavorano insieme per raggiungere un obiettivo comune utilizzando diverse tipologie di competenze.

I dipendenti hanno l’opportunità di imparare da culture ed esperienze diverse dalle loro, un modo diverso di pensare, di approcciarsi al problema e trovare nuove soluzioni. Diverse prospettive di vita portano a diverse prospettive di risoluzione dei problemi.

Inoltre, la diversità culturale può aumentare la creatività: le aziende che incoraggiano la diversità sul posto di lavoro ispirano i loro dipendenti a lavorare al meglio delle loro capacità.

Tante menti diverse che si incontrano e lavorano insieme, moltiplicano le soluzioni. Modalità diverse di operare, risolvere problemi e prendere decisioni.

E ancora: la multiculturalità favorisce il turnover tra i dipendenti. Infatti un’organizzazione che abbraccia la diversità culturale attira di solito un più ampio bacino di candidati. Maggiori candidati significa avere più opportunità di trovare la persona giusta per il posto vacante, e di solito anche la persona con le corrette competenze.

Infine, la diversità culturale si riflette positivamente sulla reputazione: le aziende che assumono persone provenienti da culture diverse, generalmente si guadagnano un’ottima reputazione sia agli occhi dei dipendenti, ma anche della comunità intera (stakeholder e autorità compresi).

Ma cosa ancora più strategica, la multiculturalità può essere molto ben apprezzata anche dai clienti.

Conclusione

In poche parole, l’abbattimento di stereotipi e la diversità culturale rende l’azienda pronta al cambiamento. Chi abbraccia la diversità culturale acquisisce automaticamente un elemento cruciale per la permanenza sul mercato e la crescita: l’adattabilità al cambiamento.

Se si viene abituati al cambiamento, non lo si soffre quando esso arriva. Anzi è possibile cavalcarlo e trasformarlo in opportunità. Nuove scelte, nuovi prodotti, nuovi servizi.

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