Alfabetizzazione nel mondo, una sfida ancora da vincere

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Alfabetizzazione nel mondo, una sfida ancora da vincere

L’8 settembre si celebrerà la Giornata Mondiale dell’Alfabetizzazione. Nel mondo ci sono ancora svariate porzioni di individui che non sanno leggere e scrivere. Qual è la ricaduta sociale?

Essere la prima Holding della comunicazione in Italia, ci porta ad interrogarci su problemi di ampio respiro. Il livello di alfabetizzazione nel mondo è sicuramente uno di questi, anche perché, seppure in maniera laterale, impatta su chi di comunicazione si occupa.

Se ci guardiamo intorno, all’interno della nostra zona di confort o poco più in là, ci sembra che la situazione sia ottima. Non ci sono più infatti solo le solite agenzie di scolarizzazione a lavorare, quelle che ci portano fino all’università o ad eventuali master. Abbiamo anche la possibilità di approfondire, formarci, studiare ogni giorno grazie alla rete ed alle tantissime proposte che ci arrivano da ogni parte.

Ma, noi siamo nati nel lato del mondo fortunato.
Un’attenta analisi dei dati relativi all’alfabetizzazione nel mondo ci dice che al di là della collina, la situazione non è affatto così rosea: lontanissimi da noi, ci sono persone che non sanno leggere né scrivere. E, se così è le 2019, la colpa è forse anche un po’ la nostra. Che dimentichiamo troppo spesso di spostare la tenda e guardare fuori dalla finestra.

Dati e problematiche

I dati sull’alfabetizzazione nel mondo messi a disposizione dal Rapporto Unesco datato 2017 ci restituiscono due fotografie, in parte contrastanti tra di loro:

  • Solo il 10% dei giovani nel mondo è sprovvisto di competenze in tema di lettura e capacità di scrittura (dati 2016)
  • 750 milioni di adulti nel mondo, di cui due terzi donne, non sanno né leggere né scrivere

Che cosa significa questo?
Che negli ultimi 50 anni – per utilizzare lo stesso metro utilizzato dall’Unesco nel suo rapporto per alcuni confronti – ci sono stati dei miglioramenti sensibili. Ma allo stesso tempo che il fardello di arretratezza riguardante i livelli di alfabetizzazione nel mondo è molto pesante e difficile da smaltire a pieno.

Le differenze di genere impattano ancora enormemente in alcuni dei Paesi dove questo tasso è più basso e le donne sono considerate, purtroppo, popolazione di serie b, le ultime ad aver diritto ad un’istruzione.

L’obiettivo che ci si pone nel quadro degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) è molto ambizioso, seppure piuttosto vago: “entro il 2030, tutti i giovani e una percentuale sostanziale di adulti, uomini e donne, raggiungeranno l’alfabetizzazione e la capacità di far di conto”.

Lo definiamo vago perché non si indica una precisa percentuale di miglioramento. Ma comprendiamo anche come sia particolarmente difficile dare un’indicazione in termini quantitativi.

L’area dove questa problematica viene maggiormente avvertita è l’Asia meridionale, con una percentuale di analfabetizzazione pari al 49%.
E ancora:

  • il 27% di tutti gli adulti analfabeti vivono nell’Africa sub-sahariana
  • il 10% nell’Asia orientale e nell’Asia sudorientale
  • il 9% nell’Africa settentrionale e nell’Asia occidentale
  • il 4% in America Latina e nei Caraibi
  • Meno del 2% della popolazione analfabeta a livello globale vive nell’insieme delle restanti regioni (Asia centrale, Europa e Nord America, e Oceania).


Alfabetizzazione nel mondo ed Agenda 2030

Come saprai siamo molto attenti ai temi dell’agenda 2030, tanto che la divisione i404 si occupa proprio di fare comunicazione attorno ai 17 obiettivi.

L’alfabetizzazione non compare direttamente tra i temi dell’agenda, tuttavia ne tocca molti:

  • Istruzione di qualità
  • Parità di genere
  • Lavoro dignitoso e crescita economica
  • Ridurre le disuguaglianze

La cultura, partendo dalla base che è proprio la capacità di leggere e scrivere, è un diritto dell’uomo, oltre che una conquista.
Nostro dovere, come agenti di informazione e comunicazione, è quello, se non altro, di sensibilizzare quante più persone possibili sul tema e portare questo problema all’attenzione, ancora di più, della classe politica e dirigente: se quello dell’alfabetizzazione nel mondo è ancora un problema, le motivazioni sono anche legate a corsi e ricorsi storici, per i quali nessuno può sentirsi completamente innocente.

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